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Palazzo Cocozza e il suo incantevole giardino, un luogo magico che incantò anche Pasolini



A Piedimonte di Casolla, piccolo borgo medioevale poco distante dalla città di Caserta, sorge l'antica dimora di Palazzo Cocozza di Montanara, un luogo trà mediterraneità e romanticismo che nasconde un tesoro di raffinata bellezza, il suo giardino.

Fin da subito si percepisce la natura nobiliare del palazzo, l'impianto architettonico d'epoca aragonese, il torrione semicircolare annesso, il maestoso portale d'ingresso ci riportano alla mente storie di nobili, dame e merchesi. Ed è proprio in questo fantastico scenario che si inserisce la vivacità paesaggistica del giardino, un trionfo di forme, colori e profumi inebrianti danno vita ad un'atmosfera unica e ricca di fascino.



Il Palazzo Cocozza ha una struttura a ferro di cavallo ed è distribuito su tre livelli, collegati tramite una scala settecentesca che conduce agli appartamenti. L’ingresso principale ha un portale in roccia vulcanica sormontato da una merlatura in tufo da cui si accede al giardino all’italiana. L’edificio è affiancato da un’antica torre di avvistamento. Su di essa sono ancora visibili i danni arrecati da un incendio avvenuto nel 1860, durante un’occupazione dell’esercito garibaldino.

Di fronte al palazzo sorge la cappella privata dei marchesi Cocozza, costruita agli inizi dell’Ottocento e dedicata a San Rocco. Essa si caratterizza per la struttura ad un solo portico, ottenuto da un unico pilastro sul lato destro. L’edificio, il giardino e la cappella risalgono al XV secolo, ma l’aspetto odierno è frutto di un intervento di ristrutturazione commissionato alla fine dell’Ottocento dalla marchesa Luisa Cocozza.



Sul portale d’ingresso è posto lo stemma della famiglia Cocozza: una fascia d’oro e una azzurra, con al centro una zucca racchiusa tra due foglie verdi. Essa è sormontata da una stella d’oro ad otto raggi e dalle due F di fidelis familia. Una volta entrati nel cortile, tramite un altro portale in roccia vulcanica, si accede al secondo giardino in stile romantico.

L'impostazione attuale degli spazi è opera dell'architetto inglese Peter Curzon, attraversando il portale in piperno del cortile interno ci si ritrova in una vera e propria favola, vasche e fontane portano il visitatore verso un'esperienza unica dove lo sguardo si perde rincorrendo colori e angoli da sogno.



Probabilmente fu proprio l’incanto di questo giardino che spinse Pasolini a sceglierlo come location ideale per Il Decameron. Quest’ultimo fa parte di una composizione di film girati tra il 1971 e il 1974: la Trilogia della vita. Nel 1969, quindi, la troupe di Pasolini registrò parte della Novella V della quarta giornata all’interno di Palazzo Cocozza. Nel giardino appena descritto, Pasolini fa innamorare Caterina di Valbona e Ricciardo Manardi, protagonisti della Novella dell’usignolo. Negli ambienti del sottotetto, invece, i due giovani vengono scoperti dal padre di lei mentre dormono abbracciati. La novella si conclude poi con un lieto fine: il matrimonio tra i due giovani. Pertanto, se anche un genio come Pasolini ha saputo cogliere la bellezza di questo luogo, noi casertani non possiamo che seguirne l’esempio, guidati dalla curiosità di scoprire le perle che si celano nel nostro amato territorio.


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